Dall'incontro dei culti di Aton, Yahvè, Mitra e Zeus emerse l'immagine di un Dio che è padre, mentre da Iside, Cibele e altre, quella di una divinità-madre.
I rappresentanti della chiesa egiziana al concilio di Efeso nel 449 furono contro il patriarca di Costantinopoli e nel 451 la chiesa di Alessandria si separò da quella ortodossa bizantina con il concilio di Calcedonia, rifiutando il monofisismo e dichiarando che Cristo, oltre ad essere Dio come volevano gli egiziani, è anche uomo.
In questo quartiere, oltre al museo copto, fondato da Marcus Simaika, un copto che nel 1910 lo creò per raccogliere documenti e opere d'arte copti provenienti da tutto l'Egitto, troviamo:
Questi monasteri hanno l'aspetto di vere fortezze perché, costruiti in un'epoca di grande insicurezza sociale, i monaci dovevano provvedere alla propria sicurezza, mentre la chiesa all'interno è tradizionale: una basilica paleocristiana a tre navate con un nartece (lo spazio per i catecumeni ed i penitenti) addossato all'esterno della facciata. L'architettura mostra evidente lo stacco dalle costruzioni greche e romane, privilegiando temi siriaci e orientali, costruiti spesso con materiali asportati dalle antiche città egizie in rovina.
Il Monastero di S.Antonio, sulla costa del Mar Rosso ed è un insieme di edifici con al centro un torrione quadrato: non fu fondato da S.Antonio, vero eremita, ma dai suoi discepoli nel III secolo d.C.: è dunque il più antico monastero copto.|
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